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Antibiotici: regole di somministrazione

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  • 2024-12-30
Antibiotici: regole di somministrazione

Gli antibiotici non sono farmaci da assumere alla leggera. La loro somministrazione deve sempre avvenire sotto stretta supervisione medica. 

Gli antibiotici rappresentano, senza dubbio, una delle scoperte più importanti della medicina. Grazie a loro, molte malattie infettive che un tempo erano considerate letali sono oggi facilmente curabili. Tuttavia, il loro utilizzo scorretto o indiscriminato sta diventando un vero problema, con un aumento preoccupante dei casi di resistenza batterica e per evitare queste complicazioni e garantire la loro efficacia nel tempo, è fondamentale seguire regole precise di somministrazione.

Gli antibiotici non sono farmaci da assumere alla leggera. La loro somministrazione deve sempre avvenire sotto stretta supervisione medica. Non possono essere utilizzati per ogni tipo di infezione: sono efficaci esclusivamente contro quelle causate da batteri e non hanno alcun effetto su virus, come nel caso dell’influenza o del raffreddore comune. Spesso, l’errata percezione che un antibiotico possa essere una soluzione universale spinge molte persone a richiederli al medico anche quando non sono necessari, alimentando così l’abuso di questi farmaci.

Quando un medico prescrive un antibiotico, è essenziale rispettare il dosaggio indicato. Ogni farmaco ha un intervallo di somministrazione specifico, progettato per mantenere costante la concentrazione del principio attivo nel sangue. Saltare una dose o assumere un antibiotico in momenti irregolari può ridurre l’efficacia del trattamento e permettere ai batteri di adattarsi, sviluppando resistenza. Anche se i sintomi migliorano rapidamente, non bisogna mai interrompere la terapia prima del tempo stabilito dal medico. La sospensione precoce potrebbe lasciare in circolo batteri ancora vivi, pronti a moltiplicarsi e a ripresentare l’infezione in una forma più resistente.

Un altro aspetto cruciale riguarda l’assunzione con o senza cibo. Alcuni antibiotici, come le penicilline, sono più efficaci se assunti a stomaco vuoto, mentre altri, come le tetracicline, devono essere presi durante i pasti per ridurre il rischio di irritazione gastrica. Leggere attentamente il foglietto illustrativo e seguire le indicazioni del medico è indispensabile per garantire il massimo assorbimento del farmaco. In alcuni casi, l’assunzione di antibiotici può interferire con altri farmaci o integratori alimentari: per esempio, il calcio e i latticini possono ridurre l’efficacia di alcuni antibiotici. Comunicare al medico eventuali terapie o abitudini alimentari è quindi un passo fondamentale per evitare interazioni indesiderate.

Un errore comune è l’autodiagnosi e l’utilizzo di antibiotici avanzati da precedenti trattamenti. Ogni infezione è diversa e richiede una diagnosi specifica per individuare l’antibiotico più adatto. Utilizzare un antibiotico non adatto al tipo di batterio responsabile dell’infezione non solo è inutile, ma contribuisce all’aumento della resistenza batterica. I batteri, infatti, imparano a difendersi dai farmaci e diventano sempre più difficili da trattare, mettendo a rischio l’efficacia degli antibiotici per le generazioni future.

Inoltre, conservare gli antibiotici in modo scorretto può compromettere la loro efficacia. I farmaci devono essere mantenuti nelle condizioni indicate sulla confezione, lontano da fonti di calore, luce e umidità. Antibiotici scaduti o conservati male potrebbero non funzionare correttamente o addirittura causare effetti collaterali indesiderati. Pertanto, è importante smaltire correttamente i farmaci non utilizzati, evitando di gettarli nella spazzatura o nel lavandino.

Gli antibiotici sono una risorsa preziosa, ma il loro utilizzo richiede responsabilità: solo così sarà possibile preservarne l’efficacia e continuare a beneficiare delle loro straordinarie proprietà anche in futuro.

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